Appena svegliato a casa di Dana: doccia e colazione, finalmente pulito, riposato, sazio, ogni problema è risolto. Dana è uscita, ma tornerà tra poco per accompagnarmi in centro.
Ieri sera un bel giro lungo la favolosa South Street e un pò di shopping, alla faccia del risparmio: un bel paio di jeans attillati usati da 12 dollari, e l'ultimo dei Dirtbombs, che ultimamente fa capolino piuttosto spesso nel mio I-pod. E nel record shop avevano pure Uzeda, Ovo e Settlefish, italiani brava gente!
Un salto in uno splendido supermarket ultra-vegano, scoperte tanti cibi interessanti, e infine una buona cena in un ristorante cino-vegano, in cui scopro surrogati vegetali della carne che sembrano davvero carne. Un salto in una disco Anni Ottanta, ma complici la stanchezza di Dana, il mio corpo malandato e le due ore di sonno nel serbatoio, niente ore piccole.
Brevi note: il chihuahua di Dana, Pengui, che si siede al "sit!" e canta/ulula al "sing!", memorabile! Inoltre, trovato un appoggio sicuro a Washington, per la quale parto più tardi. E infine, il quartiere di Dana si chiama Kensington, ed insieme a Fishtown è veramente la zona più povera della città: Rocky everywhere.
Più tardi: sono le 19 e sono appena arrivato a DC. Mi fiondo in un ristorante cinese alla ricerca di un pasto economico e abbondante, per quello che sarà il mio primo pasto della giornata... meglio non viziarsi troppo. Poi un bel giro al tramonto e in notturna per The Mall, con una visita a tutti i maggiori monumenti, che replicherò anche domani con più calma: The Capitol, musei vari, la White House, la reflecting pool, il Lincoln Memorial... and the Washington Monument, come dicevano i Q And Not U! Fascino e altri rotoli di pellicola per la mia mente. E chilometri di asfalto: sarà "soltanto" una città da 580.000 abitanti, ma accidenti se c'è da sfacchinare!
Ancora più tardi: è stata un'impresa colossale trovare casa di Gene, l'indirizzo era sbagliato e lui introvabile, irraggiungibile al telefono fino all'una di notte. Alla fine riesco nell'impresa, ma scopro che la mattina stessa m'aveva mandato una mail per scaricarmi! Fortuna che non l'ho letta e mi sono intrufolato da lui senza saper nulla... comunque un tetto per la notte ce l'ho, appartamento nel college della Catholic University, con tanto di camera personale, anche se gelida, a causa dell'onnipresente aria condizionata. Abitudini balorde... Gene ha origini nigeriane, parla anche spagnolo e francese, e studia medicina. Tra poco se ne andrà in Bolivia per un anno o due ad insegnare ai bambini. E ha solo ventidue anni!
Ieri sera un bel giro lungo la favolosa South Street e un pò di shopping, alla faccia del risparmio: un bel paio di jeans attillati usati da 12 dollari, e l'ultimo dei Dirtbombs, che ultimamente fa capolino piuttosto spesso nel mio I-pod. E nel record shop avevano pure Uzeda, Ovo e Settlefish, italiani brava gente!
Un salto in uno splendido supermarket ultra-vegano, scoperte tanti cibi interessanti, e infine una buona cena in un ristorante cino-vegano, in cui scopro surrogati vegetali della carne che sembrano davvero carne. Un salto in una disco Anni Ottanta, ma complici la stanchezza di Dana, il mio corpo malandato e le due ore di sonno nel serbatoio, niente ore piccole.
Brevi note: il chihuahua di Dana, Pengui, che si siede al "sit!" e canta/ulula al "sing!", memorabile! Inoltre, trovato un appoggio sicuro a Washington, per la quale parto più tardi. E infine, il quartiere di Dana si chiama Kensington, ed insieme a Fishtown è veramente la zona più povera della città: Rocky everywhere.
Più tardi: sono le 19 e sono appena arrivato a DC. Mi fiondo in un ristorante cinese alla ricerca di un pasto economico e abbondante, per quello che sarà il mio primo pasto della giornata... meglio non viziarsi troppo. Poi un bel giro al tramonto e in notturna per The Mall, con una visita a tutti i maggiori monumenti, che replicherò anche domani con più calma: The Capitol, musei vari, la White House, la reflecting pool, il Lincoln Memorial... and the Washington Monument, come dicevano i Q And Not U! Fascino e altri rotoli di pellicola per la mia mente. E chilometri di asfalto: sarà "soltanto" una città da 580.000 abitanti, ma accidenti se c'è da sfacchinare!
Ancora più tardi: è stata un'impresa colossale trovare casa di Gene, l'indirizzo era sbagliato e lui introvabile, irraggiungibile al telefono fino all'una di notte. Alla fine riesco nell'impresa, ma scopro che la mattina stessa m'aveva mandato una mail per scaricarmi! Fortuna che non l'ho letta e mi sono intrufolato da lui senza saper nulla... comunque un tetto per la notte ce l'ho, appartamento nel college della Catholic University, con tanto di camera personale, anche se gelida, a causa dell'onnipresente aria condizionata. Abitudini balorde... Gene ha origini nigeriane, parla anche spagnolo e francese, e studia medicina. Tra poco se ne andrà in Bolivia per un anno o due ad insegnare ai bambini. E ha solo ventidue anni!
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