24 SETTEMBRE 2008, MERCOLEDI', CASA.


Italia!!! Finalmente, a casa. 
Formalmente sono ancora in treno, stazione di Forlimpopoli, ma quel che conta è il concetto. Quasi morto, ho un sonno da paura, la faccia spellata, sono sporco, ho fame, ma chi se ne frega.
La nottata all'aeroporto di Dublino è stata insonne e interminabile, tra paure di attacchi bomba, gates impazziti, un'orda di teenagers fabrianesi e smarrimento mentale in aereo, al risveglio dopo un'ora di pisolino, che ero convinto di essere tornato indietro negli USA.
Colazione alle sei del mattino a base di sushi, pranzo al volo qui in stazione con due tramezzini gamberetti e maionese presi al distributore automatico. Mi sembrano essere tra le cose più buone mangiate negli ultimi due mesi. A Falconara mi verrà a prendere mia madre.
Nemmeno sembra siano passati due mesi. Ora sono felice come una pasqua. Tanti saluti caro diario, ti ringrazio, saluta tutti e stammi bene, che ho un sonno della madonna e vado a dormire.
FINE.

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