2 SETTEMBRE 2008, MARTEDI', HELL OF TUCSON

Arizona, un caldo bestiale. Non tira un filo di vento e ci sono 42 gradi all'ombra.
Ma che spettacolo: per arrivare qui siamo passati per strade in mezzo al nulla, montagne striate di rosso e tanta storia sullo sfondo. E qui case dalla forma strana, la storia dei nativi di queste terre che satura l'aria. Case che sembrano fatte di sabbia, cactus, costruzioni industriali in rovina, ruggine, binari ferroviari morti.
Adesso mi trovo in un bar a 6th street, colori psichedelici e disegni in stile sixties sulle pareti e sulle colonne degli edifici bassi. Un sole che evapora le pietre.
E' quasi mezzogiorno, e sinceramente ho paura a mettermi in cammino per l'università! Oggi una visita della città, ma domani, in un modo o nell'altro, voglio visitare il Sabino Canyon e il Mount Lemmon. Voglio immergermi completamente nel deserto.
L'Arizona è dentro e fuori di me.
L'ora non è cambiata. La barista ha capito, non so come, che sono italiano, e cosa fa? Mette sullo stereo Paolo Conte, la dea!
Mancia assicurata, baby.
Arizona, un caldo bestiale. Non tira un filo di vento e ci sono 42 gradi all'ombra.
Ma che spettacolo: per arrivare qui siamo passati per strade in mezzo al nulla, montagne striate di rosso e tanta storia sullo sfondo. E qui case dalla forma strana, la storia dei nativi di queste terre che satura l'aria. Case che sembrano fatte di sabbia, cactus, costruzioni industriali in rovina, ruggine, binari ferroviari morti.
Adesso mi trovo in un bar a 6th street, colori psichedelici e disegni in stile sixties sulle pareti e sulle colonne degli edifici bassi. Un sole che evapora le pietre.
E' quasi mezzogiorno, e sinceramente ho paura a mettermi in cammino per l'università! Oggi una visita della città, ma domani, in un modo o nell'altro, voglio visitare il Sabino Canyon e il Mount Lemmon. Voglio immergermi completamente nel deserto.
L'Arizona è dentro e fuori di me.
L'ora non è cambiata. La barista ha capito, non so come, che sono italiano, e cosa fa? Mette sullo stereo Paolo Conte, la dea!
Mancia assicurata, baby.
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