3 SETTEMBRE 2008, TOUCHING THE HEART OF THE EARTH, SABINO CANYON, TUCSON

Di ritorno dalle Seven Falls, uno dei giorni più spettacolari di questo viaggio.
Quattro ore di cammino, fino ad ora sei miglia in mezzo alla natura, io, lei e nessun altro: rocce aride e cactus colossali, verde e marrone e il blu del cielo e il giallo fuoco del sole. Lucertole giganti, serpi, ragni, libellule e esseri non meglio identificati, che all'inizio tanti brividi ma ora non ci penso più. Ho guadato non so quante volte il fiume per seguire il percorso, mi sono arrampicato tra le rocce, il tutto sotto un sole allucinante, torso nudo e maglietta, inzuppata nel fiume a intervalli regolari, in testa. Tre litri d'acqua consumati, un calore che ti fa sudare l'anima. Ma ne valeva la pena, le Sette Cascate sono un paradiso, e io a rilassarmi e a godermi l'impresa su una roccia in mezzo al fiume, poltroncna d'onore proprio di fronte alle cascate che grondano qui di fronte a me.
Cinque persone incontrate, ma solo al ritorno: alle Seven Falls eravamo solo io e questa meraviglia di natura.
Ho detto a mia madre dell'escursione in programma, stamattina al telefono, ed era preoccupatissima: più tardi le manderò un messaggio per tranquillizzarla. Tra poco mi rimetterò in cammino per uscire dal parco, manca un'altra ora di strada. Me ne vado a mangiare qualcosa e poi mi butto in piscina al residence di GM, il couchsurfer che mi sta ospitando. E stasera viaggio in auto fino a Mt. Lemmon: Arizona vissuto in pieno!
Ieri ho passato il pomeriggio nei dintorni della University of Arizona, un campus fantastico ma un caldo torrido e insopportabile. Con tutti i bagagli ho sofferto non poco, e per la troppa caffeina mi sono venute pure le solite palpitazioni, un bel quarto d'ora di panico.
Poi alle cinque e mezza ho incontrato GM Hakim, un tipo in gamba e simpatico, che ha anche girato tutta l'Italia. Originario di New York, fa l'insegnante alle scuole medie e ha pure un anno meno di me. Madre italiana, padre libanese. Siamo andati a mangiare in un ottimo locale messicano, dove ho preso qualcosa di simile ai burritos di cui non ricordo il nome. Buone chiacchiere, quindi tappa in una palestra dove GM frequenta un corso di percussioni brasiliane, fighissimo, un sacco di gente, e ho conosciuto pure una ragazza che ha vissuto anche a Milano e Modena. Quindi a casa di GM, che vive in un residence fuori Tucson e a lato del canyon, davvero un bell'appartamento. Doccia, internet, book crossing - non ricordo il titolo, speriamo meriti ma ho qualche dubbio - e infine a nanna che il sole accumulato pesa. Stamattina sveglia alle 5:30, devastante, ma almeno ho beccato un po' di ossigeno fresco. Colazione, chiamata a casa, e all'avventura! Tucson 8, Sabino Canyon 10, 9 di media ci sta eccome. Via, è ora di rimettersi in cammino.
Più tardi: al ritorno dal canyon un buon pranzo di Lo Mein vegetables noodles e ottime chiacchiere con il malesiano del take away sull'Italia, sui viaggi e sui suoi vicini di negozio!
Poi al club del residence/villaggio di GM, deserto, un po' di biliardo tra me e me e quindi una bella oretta in piscina, un toccasana con questo sole... che invidia! Poi, quando è tornato GM e sono andato a cambiarmi, ho notato la mia imbarazzante abbronzatura da muratore..
Quindi giro in macchina a Mt. Lemmon, bellissime panoramiche del canyon e di Tucson durante il tragitto. Altra ottima cena messicana con burrito vegetariano, nachos e salsa chili. Per la cronaca, il cibo di ieri si chiamava Chimichanga, davvero buono.
Usciamo alle 19:15 ed è già notte, e finalmente capisco perché: l'ora qui dovrebbe essere diversa dalla California, ma d'estate in Arizona c'è una sorta di ora legale che sposta le lancette di un'ora indietro, per far fronte al caldo! Solo che, essendo molto più a est, la notte arriva prestissimo.
Infine a casa, cercando nuovi appoggi su internet per le prossime tappe. Tra poco to bed che domani, destinazione Las Vegas, mi aspetta una nuova levataccia!
Di ritorno dalle Seven Falls, uno dei giorni più spettacolari di questo viaggio.
Quattro ore di cammino, fino ad ora sei miglia in mezzo alla natura, io, lei e nessun altro: rocce aride e cactus colossali, verde e marrone e il blu del cielo e il giallo fuoco del sole. Lucertole giganti, serpi, ragni, libellule e esseri non meglio identificati, che all'inizio tanti brividi ma ora non ci penso più. Ho guadato non so quante volte il fiume per seguire il percorso, mi sono arrampicato tra le rocce, il tutto sotto un sole allucinante, torso nudo e maglietta, inzuppata nel fiume a intervalli regolari, in testa. Tre litri d'acqua consumati, un calore che ti fa sudare l'anima. Ma ne valeva la pena, le Sette Cascate sono un paradiso, e io a rilassarmi e a godermi l'impresa su una roccia in mezzo al fiume, poltroncna d'onore proprio di fronte alle cascate che grondano qui di fronte a me.
Cinque persone incontrate, ma solo al ritorno: alle Seven Falls eravamo solo io e questa meraviglia di natura.
Ho detto a mia madre dell'escursione in programma, stamattina al telefono, ed era preoccupatissima: più tardi le manderò un messaggio per tranquillizzarla. Tra poco mi rimetterò in cammino per uscire dal parco, manca un'altra ora di strada. Me ne vado a mangiare qualcosa e poi mi butto in piscina al residence di GM, il couchsurfer che mi sta ospitando. E stasera viaggio in auto fino a Mt. Lemmon: Arizona vissuto in pieno!
Ieri ho passato il pomeriggio nei dintorni della University of Arizona, un campus fantastico ma un caldo torrido e insopportabile. Con tutti i bagagli ho sofferto non poco, e per la troppa caffeina mi sono venute pure le solite palpitazioni, un bel quarto d'ora di panico.
Poi alle cinque e mezza ho incontrato GM Hakim, un tipo in gamba e simpatico, che ha anche girato tutta l'Italia. Originario di New York, fa l'insegnante alle scuole medie e ha pure un anno meno di me. Madre italiana, padre libanese. Siamo andati a mangiare in un ottimo locale messicano, dove ho preso qualcosa di simile ai burritos di cui non ricordo il nome. Buone chiacchiere, quindi tappa in una palestra dove GM frequenta un corso di percussioni brasiliane, fighissimo, un sacco di gente, e ho conosciuto pure una ragazza che ha vissuto anche a Milano e Modena. Quindi a casa di GM, che vive in un residence fuori Tucson e a lato del canyon, davvero un bell'appartamento. Doccia, internet, book crossing - non ricordo il titolo, speriamo meriti ma ho qualche dubbio - e infine a nanna che il sole accumulato pesa. Stamattina sveglia alle 5:30, devastante, ma almeno ho beccato un po' di ossigeno fresco. Colazione, chiamata a casa, e all'avventura! Tucson 8, Sabino Canyon 10, 9 di media ci sta eccome. Via, è ora di rimettersi in cammino.
Più tardi: al ritorno dal canyon un buon pranzo di Lo Mein vegetables noodles e ottime chiacchiere con il malesiano del take away sull'Italia, sui viaggi e sui suoi vicini di negozio!
Poi al club del residence/villaggio di GM, deserto, un po' di biliardo tra me e me e quindi una bella oretta in piscina, un toccasana con questo sole... che invidia! Poi, quando è tornato GM e sono andato a cambiarmi, ho notato la mia imbarazzante abbronzatura da muratore..
Quindi giro in macchina a Mt. Lemmon, bellissime panoramiche del canyon e di Tucson durante il tragitto. Altra ottima cena messicana con burrito vegetariano, nachos e salsa chili. Per la cronaca, il cibo di ieri si chiamava Chimichanga, davvero buono.
Usciamo alle 19:15 ed è già notte, e finalmente capisco perché: l'ora qui dovrebbe essere diversa dalla California, ma d'estate in Arizona c'è una sorta di ora legale che sposta le lancette di un'ora indietro, per far fronte al caldo! Solo che, essendo molto più a est, la notte arriva prestissimo.
Infine a casa, cercando nuovi appoggi su internet per le prossime tappe. Tra poco to bed che domani, destinazione Las Vegas, mi aspetta una nuova levataccia!
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