Aspettando la metro per South Beach, dieci del mattino.
Sergio vive in estrema periferia, a oltre venti chilometri dalla spiaggia, quasi un Moie - Senigallia. Per arrivare al mare mi sono fatto prima accompagnare fin qui in auto, ora devo prendere la metro, quindi quaranta minuti di autobus... Stasera lo chiamo e ci si becca direttamente a Miami Beach, che è più semplice.
Ieri arrivo alle undici del mattino dopo una nottata tremenda, autobus scomodissimo con sedili piccoli e stretti, pieno di gente. Avrò dormito tre ore in tutto, sommando i vari minuti sparsi. E poi non sapevo dove scendere e ho optato per Downtown: una baracca fatiscente che puzzava tanto di crimine. Un caldo bestiale, zero soldi sul telefono, mezz'ora di bestemmie per trovare una prepagata così da chiamare Sergio, un'ora di attesa ma alla fine ce la faccio. Sul bus ho conosciuto anche una ragazza colombiana che vive qui, Mayra, m'ha lasciato il numero e conto di chiamarla in giornata.
Sergio è ok anche se non è il massimo tra tutti i couchsurfers incontrati. Un giro in auto attraverso Downtown e la University of Miami, pranzo cubano a La Carreta, riso e pollo... non così diverso poi dalla cucina cinese di qui. A casa, un paio di batoste offerte a Fifa 2006 a Sergio e fratello, poi usciamo verso le cinque che deve andare a lavoro... a Key Biscayne!
Un paradiso: un isolotto di sedimenti corallini e mangrovie, collegato alla terraferma da una superstrada che scorre sul mare. La spiaggia è da film, con un'acqua azzurro inquieto, wind surfers, natura selvatica e acquiloni. Sergio lavora in un centro ambientale, e lo scopo del giorno è mettere in acqua tartarughe di mare appena nate! Con lui lavorano un tipo cubano che ha vissuto a Roma e che parla un dialetto perfetto, e una tipa che quando inizia a parlare poi non si ferma più, ma tutto sommato simpatica. Tutto il pomeriggio passeggiata in spiaggia, foto, bel giro a Key Biscayne Village, cena con banana chips per poi tornare al centro ambientale verso le otto, giusto per l'arrivo della gente: prima presentazione e video vari sulle Sea Turtles, poi in riva all'Oceano per mettere le piccole in acqua. Un'esperienza memorabile. Dentro il centro anche un sacco di acquari con pesci strani e meravigliosi, Che belli i pesci e le tartarughe, gli animali più fantastici che esistano.
Al ritorno proviamo a prendere qualcosa da mangiare e una birra, ma il locale dove andiamo straborda di gente e rinunciamo. Lui cotto per il lavoro, io stremato dopo una notte insonne, andare a dormire è la soluzione.
Sto facendo colazione in un Organic Cafè vicino alla spiaggia, nella Miami Beach che nel frattempo ho raggiunto: insalatona con uova, formaggio, salmone, pomodori, cipolla e pane al sesamo, condito con tanto caffè. Tra poco vado a immergermi nell'Atlantico.
Coast to coast completato, e sono due. Meno di cento ore al ritorno.
Più tardi: tre ore e mezza di mare m'hanno distrutto. Volevo tornare a casa abbronzato, e mi sa che ci riuscirò senza problemi. La spiaggia è bellissima, sabbia tendente al bianco e acqua limpida, non fosse per qualche pianta galleggiante. Ho fatto come minimo cinque bagni, tanto era il caldo. Domani ci torno, assicurato. Ho fatto il bagno in due diversi Oceani a sole tre settimane di distanza!
Quindi bei giri a Lincoln Mall, dove volevo comprare un libro ma i prezzi erano stellari, rimanderò l'acquisto all'aeroporto di Orlando. Espanola Avenue, piena di ristoranti spagnoli e italiani con veri italiani, ho senito parlare in romanesco. Molti anche i turisti italiani incontrati. Ora nel quartiere Art Deco, che finalmente dovrei aver capito cos'è, che sembra di stare dentro Scarface! Penso che sono molti i film ambientati negli U.S.A. che vorrei rivedere: sono curioso di vedere il diverso effetto che mi faranno, il cambio di prospettiva. Anche le piccole cose, prendi il discorso sulle mance all'inizio di Reservoir Dogs, non sarà più solo una cosa divertente, perchè l'ho vissuta per due mesi! Inside the US Culture.
Quasi quasi resto qui, guarda. Voglio sbrigarmi a trovare lavoro, che a Moie più di due mesi non resisto. Una grande città come Roma o Milano? L'estero? Ancona o dintorni? Molti i pro e i contro in ogni caso. Che malditesta. Comunque, darsi da fare sin da subito con ricerca e curriculum.
Giovedì mattina, a casa, vado a correre e voglio cucinare. E mi faccio una bella colazione. Qua la Fanta è proprio arancione arancione.
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