26 AGOSTO 2008, MARTEDI', NORTH HOLLYWOOD, L.A.

All'angolo tra Magnolia Boulevard e Tujunga Avenue, North Hollywood, L.A.
Primo impatto con la città non proprio positivo, ma pian piano mi adatto. Arrivo alle 5 del mattino, fortuna che mi sono svegliato in tempo, ero immerso in un sogno in cui ero in auto con un paio di compagni d'università e c'era di mezzo una borsa di studio per un master o qualcosa di simile, di cui dovevo parlare con una professoressa... chissà... e insomma, mi sveglio proprio quando siamo alla stazione di NoHo, che fortuna. E che palle tutte queste sigle.
Vagabondo per quattro ore con buona dose di fifa in corpo, che la zona non è il massimo, poi l'ennesimo Starbucks, un altro bar aperto e infine la stazione della metro, piena di messicani e nessuno che offre una sigaretta una, puttana la miseria.
Finalmente arriva Ron col suo Suv targato "Truppa", il suo cognome siculo-statunitense: losangelino doc, parlata in slang, il look prima di tutto e la smania di successo. Produttore video, attore, manager di una band, tante chiacchiere e una presentazione soffocante. All'inizio proprio non lo sopporto - e la sensazione permane ancora - però devo riconoscere che ha una buona mentalità, ovvero dare il massimo per sfondare e avere successo nella vita. E buoni discorsi sull'indirizzare la vita dove si vuole lavorando, lavorando e lavorando.
Con lui vivono Tony Caputo e Jimmy James, due musicisti di Providence che suonano in una band hard rock sgamato che si chiama Sweet Eve, e che sembrerebbe avere buon seguito. Un po' il sonno, un po' le diverse linee d'onda, le chiacchiere faticano a decollare, ma dopo un bel pisolino e un bel caffè le cose migliorano, specie con J.J.
Quindi esco per un primo giretto qui a NoHo, tra strade immense, luci di lampioni e di insegne che fioccano come neve, e le palme alte e nere nella controluce del tramonto. Cena con una bella pizza in un bar dove spicca il manifesto di un liquore prodotto a Sant'Elpidio: il mondo si fa ogni giorno più piccolo.
Domani inizia la vera esplorazione di questa mastodontica città, a partire da Downtown. Obiettivo: apprezzare Los Angeles.
All'angolo tra Magnolia Boulevard e Tujunga Avenue, North Hollywood, L.A.
Primo impatto con la città non proprio positivo, ma pian piano mi adatto. Arrivo alle 5 del mattino, fortuna che mi sono svegliato in tempo, ero immerso in un sogno in cui ero in auto con un paio di compagni d'università e c'era di mezzo una borsa di studio per un master o qualcosa di simile, di cui dovevo parlare con una professoressa... chissà... e insomma, mi sveglio proprio quando siamo alla stazione di NoHo, che fortuna. E che palle tutte queste sigle.
Vagabondo per quattro ore con buona dose di fifa in corpo, che la zona non è il massimo, poi l'ennesimo Starbucks, un altro bar aperto e infine la stazione della metro, piena di messicani e nessuno che offre una sigaretta una, puttana la miseria.
Finalmente arriva Ron col suo Suv targato "Truppa", il suo cognome siculo-statunitense: losangelino doc, parlata in slang, il look prima di tutto e la smania di successo. Produttore video, attore, manager di una band, tante chiacchiere e una presentazione soffocante. All'inizio proprio non lo sopporto - e la sensazione permane ancora - però devo riconoscere che ha una buona mentalità, ovvero dare il massimo per sfondare e avere successo nella vita. E buoni discorsi sull'indirizzare la vita dove si vuole lavorando, lavorando e lavorando.
Con lui vivono Tony Caputo e Jimmy James, due musicisti di Providence che suonano in una band hard rock sgamato che si chiama Sweet Eve, e che sembrerebbe avere buon seguito. Un po' il sonno, un po' le diverse linee d'onda, le chiacchiere faticano a decollare, ma dopo un bel pisolino e un bel caffè le cose migliorano, specie con J.J.
Quindi esco per un primo giretto qui a NoHo, tra strade immense, luci di lampioni e di insegne che fioccano come neve, e le palme alte e nere nella controluce del tramonto. Cena con una bella pizza in un bar dove spicca il manifesto di un liquore prodotto a Sant'Elpidio: il mondo si fa ogni giorno più piccolo.
Domani inizia la vera esplorazione di questa mastodontica città, a partire da Downtown. Obiettivo: apprezzare Los Angeles.
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