9 SETTEMBRE 2008, MARTEDI', AUSTIN E TURKISH BATHS

6th Street, Austin, Texas. Caldo pazzesco e umidità alle stelle. Puzzo e sono zuppo di sudore, la doccia stasera è fondamentale.
La capitale texana non è niente male: un centro compresso, belle vie, tanti locali che cercherò di visitare stasera: un live qui a Austin è d'obbligo, ma il problema è che di martedì non so quante cose ci saranno in giro.
Ieri arrivo in stazione e incontro con Ohms, gay ma non si nota, ateo, ultra-anarchico e assolutamente anti-USA: vuole addirittura prendere la cittadinanza di un altro paese! Parla a ruota ed è gentilissimo, mi ha offerto chiavi di casa, cucina e il primo caffè fatto con la moka, quanto mi mancava!
Poi, appena arrivato in città, pazzesco tour clandestino in auto con lui e la sua amica Quincy a cercare cibo tra i rifiuti dei ristoranti e dei supermercati: e hanno riempito la cucina di roba, incredibile! Cereali, pane, frutta, verdura... Paolo, al confronto sei un pivello! Dicono che lo fanno per combattere la struttura del sistema consumistico e per uscire dalla catena di sprechi che caratterizza questa nazione. Fà un po' schifo come cosa, ma come concetto non fa una grinza.
Stamattina colazione a casa, caffè, latte di mandorle e un chilo di mandorle! Casa di Ohms è un casino, e stasera arriva pure un altro couchsurfer di Seattle, voglio proprio vedere come ci sistemeremo...
Intanto ho trovato appoggio a Nashville, anzi, doppio appoggio, ho l'imbarazzo della scelta. Speriamo ci sia l'autobus per New Orleans, vorrei evitare imprevisti dell'ultima ora. Restano da piazzare solo Atlanta e Miami.
Sono seduto all'ombra e non smetto di sudare, cazzo.
Più tardi: ancora troppo, troppo caldo.
Austin è davvero bella: pranzo a un grill tex-mex style, patate fritte e caffè (...), poi iced coffee poco fa dal solito Starbucks. Ho fame ma tiro la cinghia. Visitato Waterloo Records - davvero ben fornito ma al momento non mi posso permettere altri dischi - e Whole Foods Market, un mega shop di cibi organici che mi ha messo una voglia matta di saperne di più su cucine etniche, spesa sostenibile e via dicendo. Poi giri vari per le vie del centro e Town Lake, bel parco sulla riva del fiume, una vera oasi nel deserto. Tra poco mi avvio verso casa di Ohms, forse si esce stasera qui in centro, altrimenti ho anche domani a disposizione. E sempre domani ci spariamo anche SoCo, ovvero la parte sud della città che non dovrebbe essere male, a detta della Bibbia.
Paura nera per l'autobus per New Orleans, stasera vado alla stazione ad informarmi.
Sto bene ma inizia a mancarmi casa. Bella mail di Fabio da Torino, sono stati ospiti, lui e Alessandra, da Refo: serate e concerti organizzati al Nord, coproduzione per i Jesus Franco e io all'oscuro di tutto. Soci infami!
Sono in Texas, e sono nel punto più a sud mai raggiunto in vita mia. Per ora.
Forse torno a casa a piedi. Casa di Ohms, se vi viene il dubbio.
6th Street, Austin, Texas. Caldo pazzesco e umidità alle stelle. Puzzo e sono zuppo di sudore, la doccia stasera è fondamentale.
La capitale texana non è niente male: un centro compresso, belle vie, tanti locali che cercherò di visitare stasera: un live qui a Austin è d'obbligo, ma il problema è che di martedì non so quante cose ci saranno in giro.
Ieri arrivo in stazione e incontro con Ohms, gay ma non si nota, ateo, ultra-anarchico e assolutamente anti-USA: vuole addirittura prendere la cittadinanza di un altro paese! Parla a ruota ed è gentilissimo, mi ha offerto chiavi di casa, cucina e il primo caffè fatto con la moka, quanto mi mancava!
Poi, appena arrivato in città, pazzesco tour clandestino in auto con lui e la sua amica Quincy a cercare cibo tra i rifiuti dei ristoranti e dei supermercati: e hanno riempito la cucina di roba, incredibile! Cereali, pane, frutta, verdura... Paolo, al confronto sei un pivello! Dicono che lo fanno per combattere la struttura del sistema consumistico e per uscire dalla catena di sprechi che caratterizza questa nazione. Fà un po' schifo come cosa, ma come concetto non fa una grinza.
Stamattina colazione a casa, caffè, latte di mandorle e un chilo di mandorle! Casa di Ohms è un casino, e stasera arriva pure un altro couchsurfer di Seattle, voglio proprio vedere come ci sistemeremo...
Intanto ho trovato appoggio a Nashville, anzi, doppio appoggio, ho l'imbarazzo della scelta. Speriamo ci sia l'autobus per New Orleans, vorrei evitare imprevisti dell'ultima ora. Restano da piazzare solo Atlanta e Miami.
Sono seduto all'ombra e non smetto di sudare, cazzo.
Più tardi: ancora troppo, troppo caldo.
Austin è davvero bella: pranzo a un grill tex-mex style, patate fritte e caffè (...), poi iced coffee poco fa dal solito Starbucks. Ho fame ma tiro la cinghia. Visitato Waterloo Records - davvero ben fornito ma al momento non mi posso permettere altri dischi - e Whole Foods Market, un mega shop di cibi organici che mi ha messo una voglia matta di saperne di più su cucine etniche, spesa sostenibile e via dicendo. Poi giri vari per le vie del centro e Town Lake, bel parco sulla riva del fiume, una vera oasi nel deserto. Tra poco mi avvio verso casa di Ohms, forse si esce stasera qui in centro, altrimenti ho anche domani a disposizione. E sempre domani ci spariamo anche SoCo, ovvero la parte sud della città che non dovrebbe essere male, a detta della Bibbia.
Paura nera per l'autobus per New Orleans, stasera vado alla stazione ad informarmi.
Sto bene ma inizia a mancarmi casa. Bella mail di Fabio da Torino, sono stati ospiti, lui e Alessandra, da Refo: serate e concerti organizzati al Nord, coproduzione per i Jesus Franco e io all'oscuro di tutto. Soci infami!
Sono in Texas, e sono nel punto più a sud mai raggiunto in vita mia. Per ora.
Forse torno a casa a piedi. Casa di Ohms, se vi viene il dubbio.
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